Thursday, April 06, 2006

In volo...

Rita, quante lacrime…
Ho pianto di rabbia
Ho pianto di disperazione
Ho pianto di rassegnazione
Quanta sofferenza nel tuo gesto
Quanta tragedia, perché?
Perché hai voluto finire così?
Hai voluto volar via
Come un angelo te ne sei andata
Ma non ti ho mai dimenticato
Non lo so perché
Le tue sofferenze e il tuo dolore
Ti hanno trattenuto e ti hanno sollevata
Ti ho sentito sfrecciare in alto, e librare finalmente in volo
Finalmente libera di volare e di sognare
Hai abbandonato per sempre i tuoi carnefici,
Ma sei rimasta traccia indelebile nei nostri cuori...

Rita Atria

Se qualcuno mi chiedesse quale sia l'ultima volta in cui ho pianto tornerei indietro con la memoria ad una data: 19 luglio 1992.
Ricordo di aver visto quelle terribili immagini in televisione e di aver pianto dopo aver sentito che l'attentato era stato contro Paolo Borsellino, un pianto di rabbia per il fatto di vivere in un paese che non era riuscito a difendere un suo servitore che tutti, lui per primo, sapevano essere nel mirino della mafia.

Questo blog vuole cominciare il suo omaggio agli eroi sconosciuti partendo proprio da una ragazza protagonista di quella vicenda anche se indirettamente:Rita Atria

Rita Atria (1974-1992): Rita appartiene ad una famiglia di mafiosi, conosce e in parte condivide le "regole", quando uccidono prima il padre e poi il fratello che tenta di vendicarne la morte. Rita vuole vendicarli e l'unico modo che ritiene possibile è quello di collaborare con la magistratura e così conosce Paolo Borsellino. Rita Atria lo individua come figura forte, che magnificamente si colloca a coprire il totale vuoto di affetti che è nella sua vita, e se ne innammora, come una dolce figlia con un padre generoso ed autorevole, come ricorda il magistrato Alessandra Camassa, che aveva seguito l'Atria sin dall'inizio del nuovo corso della sua vita. Quando apprende della morte di Borsellino, Rita drammaticamente scrive nel suo diario: "Ora che è morto Borsellino, nessuno può capire che vuoto ha lasciato nella mia vita... Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarsi. Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi, ma io senza di te sono morta". Una settimana dopo la morte del "suo" Paolo, avendo ormai perduto tutti i punti di riferimento, volendo raggiungere le persone che amava, si lanciò nel vuoto dal settimo piano della casa che il servizio di protezione le aveva concesso.

Tuesday, March 21, 2006

Presentazione blog

hero poetry... un nome forse altisonante ma con un obiettivo molto semplice.
Unire poesia ed eroismo partendo però non dagli eroi più famosi ma da quelli che pochi conoscono.
L'obiettivo è scrivere dei versi ispirandosi agli atti di coraggio di queste persone e immortalare così per sempre le loro gesta.

Vi invito perciò a partecipare mandando i vostri contributi (in forma di poesia o di semplici pensieri) come commenti che saranno poi pubblicati come post del blog.
Periodicamente saranno presentati nuovi personaggi a cui ispirare i nostri pensieri.

Grazie
Max